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FORMAZIONE

CREDITO IMPOSTA FORMAZIONE 4.0

2022

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Il termine Big Data descrive metodi e tecnologie per il caricamento, lo storage e l’analisi di grandi quantità dati, buona parte dei quali non strutturati, oggi acquisibili in tempo reale e da diversi canali (sensori, digital touch points, flussi logistici…).

  • Cloud >> insieme di computer e server connessi tra loro per formare una rete.
  • Fog Computing >> un’infrastruttura distribuita in cui determinati processi o servizi applicativi sono gestiti ai margini della rete da un dispositivo intelligente, mentre altri sono ancora gestiti nel cloud. In sostanza, è uno strato intermedio tra il cloud e l’hardware al fine di consentire attività di elaborazione, analisi e archiviazione dati più efficienti, riducendo così la quantità di dati che devono essere inviati nel cloud. Il Fog Computing richiede l’uso di un nodo o gateway esterno. Evoluzione del cloud utile soprattutto per il mondo dell’Internet of Things.

Sicurezza informatica, e comprende la parte dell’information security (sicurezza delle informazioni, ovvero minacce alla privacy, sicurezza informatica, etc) che dipende esclusivamente dalle tecnologie informatiche. Chi si occupa di cybersecurity (gli specialisti di sicurezza informatica) deve individuare di solito le minacce, le vulnerabilità e i rischi collegati a tutti gli asset informatici presenti. Quindi potrà prendere precauzioni al fine di proteggere i dati da possibili attacchi, e mitigare gli effetti di eventuali violazioni alla rete o ai sistemi informatici.

I sistemi ciberfisici (Cyber-Physical Systems o CPS) sono sistemi in cui la parte “cyber”, somma di capacità computazionale e di comunicazione, e la parte fisica sono strettamente integrate sia come progetto che come operatività. Detto diversamente, ci si riferisce a un sistema informatico interagente in modo continuo con un sistema composto da elementi fisici ciascuno con propria capacità computazionale. Cyber-Physical System è un sistema di elementi computazionali collaborativi che controllano entità fisiche, oppure, se si preferisce, un’integrazione tra capacità computazionali e processi fisici. I sistemi CPS sono identificati per la capacità di: integrare fortemente componenti del cyber-spazio e fisici, trascendendo così i domini discreti e continui; interagire con gli operatori umani. Per componenti del cyber-spazio s’intendono l’insieme dei sistemi che o si trovano nella rete in modo reale, ad esempio le banche dati in cloud, o in modo virtuale, come certe applicazioni software. Per componenti fisici s’intendono le attrezzature, ad esempio di produzione, le loro interfacce di comunicazione e i software inclusi nelle stesse.

La prototipazione rapida è un insieme di diverse tecniche industriali che permettono la realizzazione del “prototipo”, cioè il primo elemento, o i primi elementi, di una futura serie produttiva finale. I campi di applicazione sono potenzialmente infiniti in quanto la prototipazione rapida non ha limiti di forme o geometrie ed i materiali utilizzabili sono vari e numerosi. Essa si rivolge alla maggior parte dei settori: dal design alla produzione, ma anche agli utenti privati che vogliono dare vita alle loro idee.

Sono tecnologie capaci di coinvolgere l’utente in un ambiente digitale interattivo; esse adottano videocamere e sistemi di tracciamento per acquisire dati in tempo reale tanto sull’utente quanto sull’ambiente reale.

  • REALTÀ VIRTUALE >> la caratteristica principale di questa tecnologia consiste nella creazione di una realtà immersiva completamente alternativa a quella che ci circonda nel quotidiano. Questo avviene tramite l’uso di un visore che ci isola completamente dall’ambiente circostante immergendoci in un mondo immaginario realizzato graficamente, come nel caso dei videogiochi. Il visore fornisce a ciascun occhio un’immagine, il cervello poi elabora il tutto convertendo queste informazioni in percezione spaziale.
  • REALTÀ AUMENTATA >> dispositivi in grado di “aumentare” o arricchire soprattutto a livello di informazioni, il mondo che ci sta davanti. Ed è proprio questa la differenza fondamentale, perché i visori AR non prevedono l’isolamento totale dall’ambiente, al contrario necessitano invece che l’utente mantenga il contatto visivo con esso, mentre il visore si occupa di sovrapporre tutte le informazioni ritenute utili.

Come si può facilmente comprendere dunque scopo e contesto d’uso sono totalmente differenti da quelli della realtà virtuale. Inizialmente infatti la realtà aumentata è stata impiegata per realizzare i cosiddetti HUD (Head Up Display), soprattutto per i caschi dei piloti di aerei militari e carri armati, al fine di fornire tutte le informazioni rilevanti al pilota senza che abbia necessità di spostare la propria attenzione dall’ambiente circostante.

Nel settore della robotica industriale la collaborazione tra uomo e robot sarà il trend del prossimo futuro con i robot collaborativi o cobot: sistemi in grado di lavorare a fianco dell’uomo e in totale sicurezza, senza le tradizionali barriere di separazione e dotati per questo di sensori e apparecchi di visione in grado di percepire il contesto esterno. Di particolare interesse l’area dedicata alla Robotica collaborativa e logistica 4.0 con i cobot impegnati in operazioni di handling, assemblaggio e controllo qualità, interconnesse con tecnologie IoT (internet of things). Una sfida che si gioca sulla capacità di introdurre “intelligenza” direttamente negli oggetti d’uso per attivarne nuove potenzialità con l’obiettivo di supportare la decisione umana.

Le interfacce uomo-macchina favoriscono l’usabilità dei componenti e possono essere progettate per favorirne l’ergonomia, per liberare le mani dell’utente mentre opera o per ridurre la distrazione dal processo mentre impartisce comandi alla macchina. Serve pensare chi userà la macchina (l’operatore, il tecnico manutentore, il responsabile di produzione, l’azienda che ha prodotto e venduto quella macchina), a quale dispositivo ci si interfaccerà (pannello a bordo macchina, tablet, dashboard di controllo remoto) e magari anche al fatto che l’interazione avverrà anche con altre macchine in contemporanea.

La manifattura additiva è la modalità di produzione che consente la realizzazione di oggetti (parti componenti, semilavorati o prodotti finiti) attraverso la deposizione di strati successivi di materiale (additive manufacturing). Attraverso la fabbricazione additiva, partendo da modelli 3D digitali, di ottiene l’oggetto finale semplicemente avviandone la stampa.

L’espressione “Internet delle cose” indica una famiglia di tecnologie il cui scopo è rendere qualunque tipo di oggetto, anche senza una vocazione digitale, un dispositivo collegato ad internet, in grado di godere di tutte le caratteristiche che hanno gli oggetti nati per utilizzare la rete.

  • I sistemi di gestione paperless – I principi dell’archiviazione delle info.
  • Il processo di digitalizzazione degli approvvigionamenti.
  • I principali software per la gestione dei flussi informativi delle merci di magazzino.
  • Il processo di informatizzazione del processo di distribuzione enterprise resource planning ERP
  • La pianificazione delle risorse d’impresa.
  • Metodologie ed infrastruttura Information Technology (IT) a supporto dei processi aziendali .
  • Formazione in merito ai principali linguaggi di programmazione.
  • Formazione in merito ai principali applicativi per l’utilizzo dei portali.
  • I nuovi strumenti Office per la gestione d’impresa.

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