LEGGE DI BILANCIO 2026:
torna l’Iperammortamento per gli investimenti 4.0 e green
Il Consiglio dei Ministri del 17 ottobre 2025 ha approvato il Disegno di Legge di Bilancio 2026 e il Bilancio pluriennale 2026-2028, avviando l’iter parlamentare per l’approvazione definitiva.
Il pacchetto di misure, dal valore medio di 18 miliardi di euro l’anno, introduce importanti novità fiscali e agevolazioni per imprese, lavoratori e famiglie.
In modo particolare, sul piano degli investimenti produttivi delle imprese è stato preannunciato il ritorno del Iperammortamento.
Nuovo Iperammortamento 2026: aliquote e benefici
Il nuovo Iperammortamento di fatto andrà a sostituire i precedenti incentivi Industria 4.0 e Transizione 5.0, premiando le imprese che investono in beni strumentali innovativi, anche con finalità di efficientamento energetico.
Ai fini delle imposte sui redditi, le imprese che acquistano beni strumentali nuovi potranno beneficiare della maggiorazione del costo di acquisizione per calcolare ammortamenti e canoni di leasing fino al 180% per gli investimenti in beni strumentali 4.0 e fino al 220% nel caso di investimenti green.
Aliquote base investimenti 4.0
Secondo la prima bozza della legge di bilancio, le aliquote di base, applicabili quindi all’acquisto dei beni strumentali 4.0, saranno le seguenti:
- 180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro – che in termini di benefici con un IRES al 24% corrisponde a un incentivo del 43,2%;
- 100% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro – che in termini di benefici con un IRES al 24% corrisponde a un incentivo del 24%;
- 50% per investimenti tra 10 e 20 milioni di euro – che in termini di benefici con un IRES al 24% corrisponde a un incentivo del 12%;
Aliquote maggiorate per investimenti green
Per gli investimenti finalizzati all’efficientamento energetico, le aliquote prevedranno una ulteriore maggiorazione del 40% per raggiungere:
- 220% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro – che in termini di benefici con un IRES al 24% corrisponde a un incentivo del 52,8%
- 140% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro – che in termini di benefici con un IRES al 24% corrisponde a un incentivo del 33,6%
- 90% per investimenti tra 10 e 20 milioni di euro – che in termini di benefici con un IRES al 24% corrisponde a un incentivo del 21,6%
Beni ammissibili
Sono agevolabili:
- beni materiali e immateriali funzionali alla digitalizzazione dei processi produttivi (facendo riferimento agli allegati A e B del Piano Industria 4.0, che potrebbero eventualmente essere revisionati);
- beni per la produzione di energia da fonti rinnovabili, compresi impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo energetico.
Durata e gestione della misura
Il testo della bozza prevede una validità della misura per il solo 2026 con la possibilità di completare la consegna entro il 30 giugno 2027, previo acconto almeno pari al 20% al fornitore e conferma d’ordine entro il 31/12/2026.
Altre misure per le imprese contenute nella Bozza della Legge di Bilancio:
- Rifinanziamento della Nuova Sabatini per l’accesso al credito delle PMI;
- Credito d’imposta per le imprese localizzate nelle ZES e ZLS;
- Proroga della sterilizzazione di plastic e sugar tax fino al 31 dicembre 2026;
- Incremento dei buoni pasto elettronici esentasse da 8 a 10 euro;
- Misure fiscali per il settore bancario e assicurativo, incluse proroghe su DTA e deduzioni.
È atteso ora il Decreto Attuativo, che – dovendo essere emanato entro 30 giorni dall’approvazione della Legge di Bilancio – dovrebbe essere pubblicato nei primi mesi del 2026.