Approfondimento

Contabilizzare le agevolazioni

Contabilizzare le agevolazioni

Pigreco ti fornisce un valido supporto per capire come contabilizzare i contributi ottenuti

 

Scopri, grazie alla nostra mini-guida, come contabilizzare correttamente le agevolazioni ottenute dalla tua impresa. Tra i contributi più comuni:

CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE

I contributi in c/capitale devono essere contabilizzati secondo il principio di competenza economica.

La loro rilevazione deve avvenire al momento in cui l’impresa riceve la notifica della delibera da parte dell’ente erogante o, in mancanza, nel momento della pubblicazione del provvedimento.

In mancanza di un atto formale esterno l’iscrizione deve essere fatta nell’esercizio in cui vengono ad esistenza tutti gli elementi soggettivi sui quali si fonda il diritto dell’impresa.

La contabilizzazione dei contributi in c/capitale viene fatta con la scrittura:

DataContoImporto DareImporto Avere
../../..CREDITI PER CONTRIBUTI8.000 
../../..CONTRIBUTI IN C/CAPITALE600 

 

I crediti per contributi sono rilevati nello Stato patrimoniale tra gli Altri crediti.

I contributi in conto capitale rappresentano delle Sopravvenienze attive.

Al momento del ricevimento del contributo si rileva la scrittura:

DataContoImporto DareImporto Avere
../../..BANCA C/C7.680 
../../..ERARIO C/RITENUTE 4%320 
../../..CREDITI PER CONTRIBUTI IN C/CAPITALE 8.000

 

I contributi in c/capitale sono soggetti a ritenuta del 4%.

Poiché, contabilmente, il contributo viene rilevato in base al principio di competenza, mentre fiscalmente esso viene tassato in base al principio di cassa, bisognerà porre attenzione ai casi nei quali il contributo è rilevato in un esercizio diverso rispetto a quello in cui è incassato.

Esempio:

  • la Alfa Srl rileva un contributo in conto capitale nell’esercizio x, in quanto di competenza di tale esercizio;
  • il contributo è percepito dall’impresa nell’esercizio x+1;
  • l’impresa decide di tassare la sopravvenienza in 5 quote costanti pari a 1.600 euro l’una.

In questo caso l’impresa rileva il contributo nell’esercizio x, ma fiscalmente esso sarà tassato, a partire dall’esercizio x+1, in 5 quote costanti.

Nell’esercizio x l’impresa dovrà, in dichiarazione, effettuare una variazione negativa per l’importo della sopravvenienza rilevata, ma che andrà tassata in seguito.

Il rinvio della tassazione, di un componente positivo di reddito, ai futuri esercizi comporta la necessità di calcolare e rilevare le imposte differite.

Procediamo al calcolo delle imposte differite:

* A decorrere dal 1° gennaio 2017, con effetto per i periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31/12/2016, l’aliquota IRES è pari al 24%. In precedenza essa era del 27,50%.

La scrittura da redigere è la seguente:

DataContoImporto DareImporto Avere
../../..IMPOSTE DIFFERITE DELL'ESERCIZIO NON DEDUCIBILI FISCALMENTE2.232 
../../..FONDO IMPOSTE DIFFERITE 2.232

 

Nella dichiarazione dei redditi si dovrà, poi, effettuare una ripresa in aumento per le imposte differite. Nell’esercizio x+1 l’impresa dovrà assoggettare a tassazione 1.600 euro di sopravvenienze, con la conseguenza di dover:

  • effettuare una variazione in aumento in sede di dichiarazione dei redditi per 1.600 euro;
  • rilevare le imposte sul reddito relative quota di sopravvenienza tassata nell’esercizio (2.232: 5 esercizi)
DataContoImporto DareImporto Avere
../../..IMPOSTE DELL'ESERCIZIO NON DEDUCIBILI FISCALMENTE446,40 
../../..ERARIO C/IMPOSTE SUL REDDITO 446,40
 
  • stornare le imposte differite rilevate nell’esercizio precedente per la quota di sopravvenienza tassata nell’esercizio
DataContoImporto DareImporto Avere
../../..FONDO IMPOSTE DIFFERITE446,40 
../../..IMPOSTE DELL'ESERCIZIO NON DEDUCIBILI FISCALMENTE 446,40
 
Si procederà allo stesso modo nei successivi 4 esercizi.

CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO

 

contributi in conto esercizio sono contributi concessi con l’obiettivo di:

  • integrare i ricavi

oppure

  • coprire i costi di gestione dell’impresa.

Sono contributi in c/esercizio anche i contributi in conto interessi erogati dallo Stato o da altri enti pubblici o dall’UE e finalizzati all’innovazione, alla ricostruzione o alla formazione del personale. contributi in conto esercizio devono essere rilevati in contabilità:

  • in base al principio di competenza economica;
  • nel momento in cui l’impresa ha la certezza giuridica di avere diritto al contributo, cioè quando l’ente che eroga il contributo ha emesso la delibera di approvazione all’emissione del mandato di pagamento.

 

DataContoImporto DareImporto Avere
../../..CREDITI V/ENTE EROGANTE15.000 
../../..CONTRIBUTI IN C/ESERCIZIO 15.000

 

Al momento del pagamento del contributo all’impresa si registrerà la scrittura:

 

DataContoImporto DareImporto Avere
../../..BANCA C/C14.400 
../../..ERARIO C/RITENUTE 4%600 
../../..CREDITI V/ENTE EROGATORE 15.000

   

Ricordiamo che i contributi in c/esercizio sono soggetti ad una ritenuta del 4% a titolo di acconto delle imposte. La voce Crediti verso ente erogante deve essere portata tra gli Altri crediti dello Stato Patrimoniale. Invece, la collocazione in bilancio della voce Contributi in c/esercizio, dipende dalla loro natura:

  • essi sono normalmente portati alla voce A5 del Conto economico "Altri ricavi e proventi" in un’ apposita sottovoce. Questa impostazione è corretta ogni qual volta il contributo integra i ricavi dell’attività caratteristica o delle attività accessorie (diverse da quella finanziaria) o riduce i relativi costi;
  • portati in detrazione alla voce C.17 "Interessi e oneri finanziari" se hanno natura finanziaria in quanto riducono direttamente l’onere degli interessi passivi su alcuni tipi di finanziamenti assunti dall’impresa;
  • inclusi tra gli "Altri proventi finanziari" alla voce C.16, se rilevati in esercizi successivi a quelli di contabilizzazione degli interessi passivi.

Per quanto riguarda la contabilizzazione dei contributi erogati in occasione di fatti eccezionali, come calamità naturali (terremoti, inondazioni, ecc..), l’OIC 12 prevedeva fino al 2015 il loro inserimento tra i proventi straordinari di reddito (voce E.20). L’eliminazione della marco-categoria E del Conto economico in seguito all’introduzione del D.Lgs.139/2015, destinata ad accogliere i componenti straordinari di reddito, ha imposto la collocazione di tali contributi nell’ area ordinaria del Conto economico. Il nuovo OIC 12 del 2016 prevede, infatti, che devono essere rilevati tra i contributi in conto esercizio anche quelli erogati in occasione di fatti eccezionali, che quindi andranno indicati alle voci A.5.

 

CONTRIBUTI IN CONTO IMPIANTI

 

L’espressione “contributi in conto impianti” è usata per intendere quelle somme che sono erogate alle imprese dallo Stato o dagli altri enti pubblici per acquistare, produrre, ampliare o riattivare delle immobilizzazioni materiali. Sono contributi per i quali l'impresa beneficiaria può essere vincolata a mantenere in uso le immobilizzazioni materiali cui essi si riferiscono per un determinato periodo di tempo, stabilito dalle norme che li concedono. Ipotizziamo che l’impresa provveda all’acquisto di un impianto del valore di 80.000 euro. L’acquisto viene registrato come di consueto con la scrittura: 

DataContoImporto DareImporto Avere
../../..IMPIANTI80.000 
../../..IVA SU ACQUISTI17.600 
../../..FORNITORI 97.600

 

Per l’impianto x l’impresa riceve un contributo di 50.000 da parte dello Stato. Contabilmente la concessione del contributo può essere rilevata in due modi diversi: 1. Il primo metodo consiste nel portare il contributo in diretta diminuzione del costo dell’impianto. Ecco come si procede:

DataContoImporto DareImporto AvereDescrizione
../../..BANCA C/C50.000 Accreditato sul c/c bancario l'importo del contributo in c/impianti
../../..CREDITI PER CONTRIBUTI 50.000Accreditato sul c/c bancario l'importo del contributo in c/impianti
 

Dopo la registrazione il valore contabile dell’impianto ammonta a 30.000 euro. Supponendo che l’aliquota di ammortamento sia pari al 10%, l’ammortamento annuo ammonterà a 3.000 euro. 2. Il secondo metodo consiste nel rilevare un componente positivo di reddito “altri ricavi e proventi” come contropartita del credito per contributi. Esso viene fatto partecipare alla formazione del reddito attraverso il calcolo di risconti passivi.    La prima registrazione da effettuare, con questo secondo metodo, è la seguente:

DataContoImporto DareImporto AvereDescrizione
../../..CREDITI PER CONTRIBUTI50.000 Rilevato contributo verso l'Erario per contributo in c/impianti
../../..CONTRIBUTI IN C/IMPIANTI 50.000Rilevato contributo verso l'Erario per contributo in c/impianti
 

Successivamente si rinvia al futuro la parte di provento che non è di competenza dell’esercizio con il meccanismo di risconti. Per il calcolo di quest’ultimo si deve tenere presente che l’ammortamento dell’impianto sarà effettuato in 10 anni (poiché l’aliquota è del 10%) e quindi occorre considerare che solamente la decima parte del componente positivo di reddito è di competenza dell’esercizio, ovvero:  50.000 : 10 = 5.000. Il che significa che occorre rinviare al futuro componenti positivi di reddito per 45.000 euro.

DataContoImporto DareImporto AvereDescrizione
../../..CONTRIBUTI IN C/IMPIANTI45.000 Rinviati al futuro componenti positivi di reddito non di competenza
../../..RISCONTI PASSIVI 45.000Rinviati al futuro componenti positivi di reddito non di competenza

 

Con questo secondo metodo il valore dell’impianto rimane di 80.000 euro e la quota di ammortamento annua, essendo l’aliquota del 10%, è di 8.000 euro.  L’uso di un metodo o dell’altro non comporta nessuna differenza per quanto concerne il calcolo del reddito dell’esercizio.Ipotizziamo, ad esempio, che l’operazione esaminata sia la sola che incide sulla determinazione del reddito. 

  • Con il primo metodo avremo:

Reddito dell’esercizio Ammortamento impianti: 3.000 Perdita dell’esercizio: 3.000 euro

  • Con il secondo metodo avremo:

Reddito dell’esercizio Altri ricavi e proventi: 5.000 Ammortamento impianti: 8.000 Perdita dell’esercizio: 3.000 euro

Il conto Crediti per contributi si chiude nel momento in cui il contributo viene erogato all’impresa con l’accredito del relativo importo sul c/c bancario aziendale:

DataContoImporto DareImporto AvereDescrizione
../../..BANCA C/C50.000 Accreditato sul c/c bancario l'importo dei contributi in c/impianti
../../..CREDITI PER CONTRIBUTI 50.000Accreditato sul c/c bancario l'importo dei contributi in c/impianti

 

CREDITI D'IMPOSTA

 

Tra le agevolazioni che possono essere concesse alle imprese vi sono i crediti d’imposta. Essi consistono nella concessione di un credito che può essere usato in compensazione di debiti fiscali e di contributi. Le caratteristiche di tali crediti sono stabilite dalle varie leggi istitutive. Dal punto di vista strettamente contabile, l’impresa, che benefica di un credito d’imposta dovrà effettuare due registrazioni:

  • nel momento in cui matura il credito;
  • al momento dell’ utilizzo del credito in compensazione.

1- NEL MOMENTO IN CUI MATURA IL CREDITO D'IMPOSTA:

Esempio: la Alfa Srl matura un credito d’imposta pari per 3.000 euro.

DataContoImporto DareImporto Avere
../../..CREDITO D'IMPOSTA- L.... del....3.000 
../../..ALTRI PROVENTI E RICAVI 3.000

 

La voce Credito d’imposta è bene che specifichi il tipo di credito d’imposta concesso (Numero e data della legge istitutiva). Esso confluirà nello Stato Patrimoniale alla voce Crediti Tributari (5-bis dell’Attivo Circolante).

La voce Altri ricavi e proventi va indicata nel Conto Economico alla voce 5.

2- AL MOMENTO DELL’UTILIZZAZIONE DEL CREDITO D’IMPOSTA

DataContoImporto DareImporto Avere
../../..DEBITI V/ERARIO3.000 
../../..CREDITO D'IMPOSTA L.... del... 3.000

 

Nell’esempio precedente si è movimentato, in Dare, il generico conto Debiti v/erario: chiaramente tale conto andrà sostituito, a seconda dei casi, con il conto acceso al tipo di debito che si andrà a compensare.

Esempio: la Alfa Srl usa il credito d’imposta per compensare i propri debiti verso l’erario per le ritenute sui redditi di lavoro dipendente e i contributi previdenziali dovuti all’INPS.

DataContoImporto DareImporto Avere
../../..ERARIO C/RITENUTE LAVORO DIPENDENTE2.000 
../../..INPS C/CONTRIBUTI1.000 
../../..CREDITI D'IMPOSTA L.... del.... 3.000
  • A partire dall’1/1/2018, le imprese che ricevono sovvenzionicontributiincarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere dalle pubbliche amministrazioni e soggetti assimilati, per importi superiori a 10.000 euro nel periodo considerato, devono pubblicare tali importi nella Nota integrativa;
  • I crediti d’imposta vanno indicati, a pena di decadenza, sia nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di riconoscimento del contributo, sia nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo in cui il credito è utilizzato.

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