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SIMEST: Record di richieste per i finanziamenti agevolati finalizzati all’internazionalizzazione
La società guidata da Mauro Alfonso ha ricevuto 11.445 richieste di finanziamento, per un controvalore record di quasi 3,6 miliardi di euro
Nell’ambito del Patto per l’Export, voluto dal ministro Di Maio per rilanciare il Made in Italy e supportare l’internazionalizzazione delle imprese, Simest si conferma come il principale supporto per le PMI esportatrici.
I numeri registrati dalla società presieduta da Pasquale Salzano sono eloquenti.
Da gennaio a oggi, le domande di accesso ai finanziamenti agevolati che Simest gestisce per conto del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) hanno toccato quota 11.445, per un controvalore di quasi 3,6 miliardi di euro.
Questo boom di richieste è riconducibile, in primo luogo, alle caratteristiche dello strumento erogato.
Gli importi sono stati raddoppiati e la quota a fondo perduto è stata alzata al 50%.
Inoltre, le procedure risultano semplificate e i tempi sono più rapidi.
Il massiccio incremento dei volumi ha reso necessario «un rafforzamento della capacità di Simest di andare sul mercato e quindi di generare business», come ha spiegato l’ad Mauro Alfonso.
Questa esigenza ha spinto ad una riorganizzazione che prevede l’introduzione della figura del chief business officer.
A ricoprirla sarà Massimo Bianchi, chief strategic officer e membro del cda di Epic Sim.
Il suo compito sarà quello di coordinare lo sviluppo del business e le tre linee di attività .
Il Governo starebbe già valutando di rifinanziare il fondo da 1,26 miliardi di euro, in modo da colmare il gap esistente con l’ammontare delle richieste.
In seguito alla decisione di Bruxelles di prorogare il Temporary Framework fino al 30 giugno 2021, Simest chiederà di applicare l’estensione anche ai suoi finanziamenti.
Toccherà poi al Governo decidere l’entità delle risorse da destinare al fondo perduto e stabilire se gli interventi a supporto dell’export debbano diventare strutturali.