Approfondimento

Formazione Finanziata

Formazione Finanziata

Scopri come incentivare lo sviluppo delle competenze


“Con questa espressione si fa riferimento a tutti gli interventi formativi che trovano, per sostenimento dei costi connessi, un supporto in misure promosse a livello regionale, nazionale ed europeo”.

Nei contesti aziendali, uno degli aspetti chiave di cui devono occuparsi i responsabili delle risorse umane è rappresentato dalla formazione aziendale.

Si tratta di un’attività ben strutturata, finalizzata a trasmettere nuove competenze ai propri dipendenti.

Poiché i costi connessi alla formazione del personale sono molto elevati, la formazione finanziata costituisce un valido supporto per le aziende.

Quali sono i vantaggi?

Usufruire della formazione finanziata consente di:

  • accrescere la competitività dell’impresa;
  • ridurre i costi legati alla formazione del personale;
  • partecipare a iniziative formative in linea con i bisogni e la realtà dimensionale dell’impresa;
  • soddisfare le proprie esigenze formative;
  • rafforzare la capacità dell’azienda di trovare nuovi sbocchi nel mercato, grazie all’incremento del know-how conseguente allo sviluppo professionale dei dipendenti;
  • creare un team vincente e motivato, in grado di portare nuove idee e affrontare adeguatamente questa fase di evoluzione digitale.

I nostri servizi

La nostra consulenza parte dalla scelta dello strumento agevolativo più adeguato al tuo progetto formativo, seguendo l’iter con la presentazione del piano formativo, la gestione di tutte le procedure burocratico-amministrative, chiudendo il quadro formativo con la rendicontazione e la certificazione dei costi.

I principali servizi offerti da Pigreco sono i seguenti:

  • Monitoraggio delle opportunità offerte dai singoli Fondi Interprofessionali;
  • Consulenza sui meccanismi di funzionamento degli strumenti di finanziamento, assistenza per l’adesione/variazione del Fondo Interprofessionale, supporto per l’eventuale portabilità delle risorse accantonate;
  • Supporto dall’analisi dei fabbisogni aziendali alla loro conversione in progetto finanziato;
  • Gestione delle relazioni con le Parti Sociali per la condivisione del piano formativo;
  • Presentazione, gestione e rendicontazione dei progetti nelle piattaforme di riferimento dei Fondi Interprofessionali;
  • Coordinamento didattico e affiancamento nella fase di erogazione delle attività formative;
  • Supporto segreteria ed amministrazione economica del Piano finanziato.

Quali sono gli strumenti?

  • Fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua

  • Credito d’Imposta formazione 4.0

  • Formazione continua del Fondo Sociale Europeo

Fondi Paritetici Interprofessionali per la formazione continua

Con questa espressione si fa riferimento alla formazione ottenuta attraverso l’impiego di risorse che l’impresa ha precedentemente destinato ad un Fondo Interprofessionale.

L’adesione a questi fondi non rappresenta un costo aggiuntivo per l’impresa. Infatti, l’azienda è obbligata a versare all’INPS l’1,61% dello stipendio lordo di ciascun dipendente, ma può decidere di destinarne lo 0,30% a uno dei Fondi Interprofessionali. In sostanza, è sufficiente destinare in maniera diversa alcuni contributi che vengono già conteggiati in busta paga.

I Fondi Paritetici Interprofessionali (Legge 388/2000) sono organismi autorizzati di natura associativa e costituiti dalle organizzazioni sindacali. Il loro fine è promuovere attività di formazione rivolte ai lavoratori occupati.

Destinando lo 0,30% sopra citato a un Fondo Interprofessionale, l’azienda avrà la garanzia che l’importo versato le possa ritornare in azioni formative, allo scopo di qualificare i lavoratori dipendenti. Ogni azienda ha un Fondo di categoria, in relazione al proprio settore di appartenenza, ma ha la facoltà di aderire gratuitamente ad un Fondo differente.

L’adesione (revocabile in qualsiasi momento) ha una durata annuale e viene rinnovata attraverso il meccanismo del silenzio-assenso.

Per effettuare l’accesso a un Fondo è necessario effettuare una comunicazione all’INPS tramite il Modello di denuncia contributiva DM10/2I. Lo stesso modello è richiesto per revocare l’adesione.

Come funzionano

I diversi Fondi Interprofessionali operano secondo diverse modalità.

In alcuni casi i Fondi pubblicano dei bandi, a cui le imprese possono partecipare presentando il proprio Piano Formativo. Si tratta di un programma definito dalle imprese che elenca tutte le attività formative destinate ai propri lavoratori dipendenti.

Dopo un’attenta valutazione del Piano Formativo, gli organi del fondo si occupano di redigere e rendere pubblica una graduatoria di aggiudicazione. Dopo la fine di ogni attività, l’impresa deve rendicontare la parte finanziaria.

Altri fondi prevedono l’accantonamento in un conto di una parte del capitale versato dall’azienda. In questo caso il capitale rimane sempre a disposizione dell’impresa, che potrà utilizzarlo nei modi e nei tempi che riterrà idonei. In sostanza, l’azienda non dovrà attendere la pubblicazione dell’avviso.

FondImpresa, il fondo più diffuso in Italia, opera come “conto formazione“.

Credito d’Imposta Formazione 4.0

Il Credito d’Imposta Formazione 4.0 è una delle agevolazioni previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0.

Si tratta di una misura volta a stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.

I beneficiari comprendono tutte le imprese residenti nel territorio italiano, comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti.

Il bonus è destinato anche agli enti non commerciali, ma che esercitano attività economiche.

Risultano quindi idonee alla formazione finanziata le imprese dei settori di pesca, acquacoltura e produzione primaria di prodotti agricoli.

Tuttavia, la disciplina del credito d’imposta non si applica alle imprese sottoposte a procedura concorsuale o destinatarie di sanzioni interdittive.

La fruizione del beneficio è subordinata al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al rispetto degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

La legge di Bilancio 2022 non ha previsto la proroga del termine di validità del bonus formazione 4.0. L’agevolazione quindi, al momento, resta operativa fino al periodo di imposta 2022, ovvero al 31 dicembre 2022.

Come funziona

  • L’azienda deve rilasciare a ciascun dipendente un’attestazione che documenti l’effettiva partecipazione alle attività di Formazione 4.0 e le attività svolte;
  • L’azienda deve conservare una relazione che documenti le modalità organizzative, i contenuti delle attività di formazione svolte e i registri nominativi di svolgimento delle attività formative sottoscritti sia dal personale docente che dai dipendenti;
  • L’impresa deve conservare la documentazione contabile e amministrativa idonea a dimostrare la corretta applicazione dell’agevolazione fiscale;
  • L’azienda deve conservare la documentazione certificata dal soggetto incaricato della revisione legale riguardante i costi e il bilancio dell’attività. Le imprese non soggette a revisione legale dei conti devono comunque all’obbligo;
  • A partire dal 2020, tutte le imprese beneficiarie del credito d’imposta sono tenute a inviare una comunicazione ufficiale al Ministero dello Sviluppo Economico, al fine di consentire all’ente di conservare le informazioni e i dati necessari per valutare l’efficacia della misura agevolativa.

Il credito d’imposta Formazione 4.0 è utilizzabile esclusivamente in compensazione con il modello F24 tramite comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate.

Il credito sarà utilizzabile a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello relativo al sostenimento delle spese ammissibili.

Quali sono i vantaggi

In seguito alle modifiche apportate alla Legge di Bilancio 2020, Il credito d’imposta è riconosciuto in misura del:

  • 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di €300.000 per le piccole imprese;
  • 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di €250.000 per le medie imprese;
  • 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di €250.000 per le grandi imprese.

La percentuale del credito d’imposta è aumentata per tutte le imprese al 60% nel caso in cui i destinatari della formazione ammissibile rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati.

Come cambia il credito d’imposta dal 18/05/22

La formazione del personale interno erogata successivamente al 18/05/2022 nell’ambito delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, prevede l’apertura di due scenari:

  • Qualora la formazione sia erogata da docenti interni le aliquote subiranno una riduzione:

40% del costo aziendale del personale dipendente per le piccole imprese
35% del costo aziendale del personale dipendente per le medie imprese
30% del costo aziendale del personale dipendente per le grandi imprese

  • Nel caso in cui le attività formative siano invece erogate da soggetti qualificati esterni all’impresa (enti formativi accreditati presso la Regione, università, pubbliche o private, soggetti accreditati presso i fondi interprofessionali, soggetti in possesso della certificazione di qualità in base alla norma Uni En ISO 9001:2000 settore EA 37, ITS, centri di competenza ad alta specializzazione e gli European Digital Innovation Hubs) è prevista una maggiorazione delle aliquote:

70% del costo aziendale del personale dipendente per le piccole imprese
50% del costo aziendale del personale dipendente per le medie imprese
30% del costo aziendale del personale dipendente per le grandi imprese

L’applicazione della maggiorazione è subordinata al preventivo accertamento del livello di competenze sia di base sia specifiche dei destinatari delle attività formative, tramite somministrazione di un questionario standardizzato dal Mise su apposita piattaforma. Al termine della formazione dovrà essere somministrato un test finale che porterà al rilascio, da parte del soggetto qualificato, di un apposito attestato che certifichi l’acquisizione o consolidamento delle competenze.

Spese ammissibili

Nelle attività di formazione soggette ad agevolazioni rientrano:

  • Big data e analisi di dati;
  • Cloud e fog computing;
  • Cyber security e prevenzione di attacchi hacker;
  • Sistemi cyber-fisici;
  • Prototipazione rapida;
  • Sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata;
  • Robotica avanzata e collaborativa;
  • Interfaccia uomo-macchina;
  • Manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  • Internet of Things;
  • Integrazione digitale dei processi aziendali.

Inoltre l’attività di formazione finanziata:

  • Deve interessare almeno una delle seguenti aree aziendali:
    • Vendita e marketing;
    • Informatica e tecniche;
    • Tecnologie di produzione
  • Deve essere destinata ai dipendenti dell’impresa beneficiaria, anche a tempo determinato e apprendisti.

Il Decreto Bilancio 2020 ammette sia le attività formative organizzate dall’impresa, con proprio personale docente o con docente esterno assistito da tutor interno, che le attività formative organizzate da imprese o soggetti esterni.

Formazione continua del Fondo Sociale Europeo

Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è lo strumento con cui l’UE investe sui lavoratori e sui disoccupati.

Il contributo principale fornito dall’FSE alla strategia europea consiste nell’aumento dei livelli di occupazione e nella diminuzione della povertà.

Le risorse ad esso destinate sono determinate dalla Commissione Europea e dagli Stati membri sulla base delle seguenti finalità:

  • Promozione dell’adattabilità dei lavoratori e delle imprese, grazie allo sviluppo di nuove competenze e metodi di lavoro innovativi;
  • Potenziamento del capitale umano attraverso una formazione adeguata e in linea con le richieste del mercato del lavoro;
  • Formazione professionale e apprendimento permanente;
  • Sostegno a gruppi di lavoratori svantaggiati per l’inserimento nel mondo del lavoro;
  • Promozione di accordi per favorire riforme nei settori dell’occupazione e dell’integrazione del mercato del lavoro.

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