Via libera del Consiglio dei Ministri per il disegno di legge delega per il riordino degli incentivi alle imprese.

La legge delega per il riordino degli incentivi alle imprese prevede una razionalizzazione degli incentivi, che ad ora ammontano a circa 2mila, tutti diversi fra loro, in modo da renderli ancora più efficienti e consentire alle aziende una più chiara fruizione del panorama agevolativo.

Si tratta comunque di una legge delega, per cui i decreti attuativi saranno di competenza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che avrà tempo 24 mesi per emanarli.

Tra le prime anticipazioni:

La legge conterrà i principi generali a cui dovranno uniformarsi tutte le agevolazioni alle imprese, come pluriennalità, conoscibilità e semplificazione. Per passare poi a ipotizzare un vero e proprio codice degli incentivi, che fissi criteri applicativi per le procedure dei bandi.

1. Pluriennalità degli incentivi: l’obiettivo è quello di garantire al mondo produttivo un orizzonte temporale certo e abbastanza ampio per programmare investimenti e strategie (evitando eventuali soppressioni o cambiamenti repentini in coso d’opera);
2. Conoscibilità degli incentivi: riguarda l’adeguata pubblicizzazione degli strumenti a disposizione, anche attraverso un potenziamento della piattaforma dedicata “incentivi.gov.it“;
3. Semplificazione degli incentivi: si progetta di attuare delle misure che velocizzino le procedure garantendone al contempo l’affidabilità.

Si pensa anche di stimolare l’introduzione di tecnologie, come l’intelligenza artificiale, per raggiungere i diversi obiettivi.

Oltre a quanto indicato, la norma dovrebbe contenere anche un Codice degli incentivi, riportante i criteri standard utili ad uniformare bandi e gare, velocizzare le pratiche, chiarire i confini della cumulabilità in coordinamento anche con le leggi europee.

Il ddl è collegato alla Legge di Bilancio 2023-2025 in coerenza con le indicazioni del DEF e con il PNRR e prevede tra gli obiettivi anche la semplificazione delle norme in materie di investimenti e interventi nel Mezzogiorno. La revisione degli incentivi costituisce infatti un passaggio necessario anche per la promozione della politica industriale italiana che richiede sul piano nazionale un maggiore efficientamento degli interventi per le imprese nonché di orientamento verso le sfide globali come la transizione green e digitale.

In attesa dell’attuazione della riforma…

Continua a seguirci sulla nostra pagina LinkedIn e iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato sulle novità agevolative e conoscere insieme ai nostri consulenti quelle che fanno al caso tuo.