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CRITERI ESG E ACCESSO AL CREDITO:

tutto quello che le imprese devono sapere

Se da un lato la sostenibilità ambientale rappresenta un’importante sfida e un impegno per le imprese, dall’altro lato si connota come una nuova opportunità di valutazione, in termini di reputazione e di accesso ai finanziamenti e in termini di capacità di innovazione, valorizzazione dei talenti e contenimento dei rischi. Le aziende, grandi o piccole che siano, stanno infatti andando incontro sempre più all’inevitabile integrazione della sostenibilità in tutti gli ambiti dei loro processi e fattori (ambientali, sociali e di governance da qui l’acronimo “ESG”.

Il concetto di ESG, acronimo che ha come focus 3 tematiche ben definite:

  • Environmental: tutto ciò che ha a che fare con la tutela dell’ambiente e della biodiversità, la riduzione di emissioni di CO₂, la gestione dei rifiuti e delle sostanze tossiche.
  • Social: i criteri che riguardano le condizioni e il benessere di lavoratori e lavoratrici, come la salute e la sicurezza, il diritto alle cure mediche, il supporto all’istruzione e alla formazione, e la gestione di orari e salari equi.
  • Governance: ovvero conformità alla normativa; rientrano in quest’area le scelte etiche aziendali che riguardano la lotta alla corruzione, la concorrenza leale, l’assetto societario, la garanzia di pari opportunità e molto altro.

Rispetto dell’ambiente, responsabilità sociale e governance trasparente, diventano le colonne portanti di un’azienda sostenibile, che per attrarre maggiormente gli stakeholder e accedere più facilmente all’erogazione del credito, deve integrare queste tematiche nel proprio operato a 360 gradi.

In questo panorama, risulta inevitabile parlare di Industria 5.0: l’innovazione tecnologica diventerà imprescindibile da un impegno per la sostenibilità e la centralità dell’essere umano, portando quindi alla creazione di un ecosistema produttivo rispettoso dell’ambiente e dell’individuo. In quest’ottica, l’interazione uomo-macchina, servirà ad ottimizzare i processi produttivi. L’obiettivo principale degli incentivi di industria 5.0 sarà proprio quello di creare un equilibrio tra progresso tecnologico e benessere umano, promuovendo un modello di produzione che rispetti l’ambiente e valorizzi le competenze umane.

Il rating ESG e i criteri di valutazione per l’accesso al credito

L’iter normativo in termini ESG, è bene sapere che è stato avviato nel 2015, quando l’Assemblea generale ONU ha approvato i “17 obiettivi di sviluppo sostenibile”. Da qui in poi la normativa europea si è notevolmente evoluta fino a dar luogo ad una transizione ESG del sistema economico-finanziario. Tutti questi cambiamenti in ambito normativo hanno reso necessaria la ridefinizione delle modalità di erogazione e gestione del credito. Oggi, infatti, è essenziale che le banche tengano in considerazione i rischi ESG delle aziende sia sul breve, sia sul lungo periodo. Si inizia così a parlare di RATING ESG.

Allinearsi ai fattori ESG rappresenta un notevole vantaggio per le PMI dal momento che, oltre a renderle più attrattive agli occhi degli investitori, costituisce una via preferenziale per accedere più facilmente al credito. Le istituzioni di credito mostrano, infatti, un interesse crescente nel finanziare aziende allineate con la classificazione europea di ciò che è considerato sostenibile.

A tal fine è necessario avviare politiche e iniziative in linea con le esigenze presentate dai criteri ESG, nonché concrete attività per la salvaguardia dell’ambiente, l’impegno nel sociale, e l’applicazione di modelli di governance equi e sostenibili, che siano dimostrabili verso banche e stakeholders. Tra queste, ad esempio:

  • Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, avviare iniziative per la gestione sostenibile delle risorse, come la riduzione delle emissioni di CO2, l’efficientamento energetico, l’utilizzo di energie rinnovabili e la gestione ottimizzata dei rifiuti.
  • Per quanto riguarda la responsabilità sociale,mettere in campo politiche inclusive nell’ambiente di lavoro, partecipare o avviare progetti di beneficenza e dimostrare impegno verso le comunità del territorio.
  • Infine, per avere una buona governance, adottare buone pratiche di trasparenza e integrità, mettendo a disposizione delle informazioni finanziarie che riguardano l’azienda, in modo che siano chiare e comprensibili.

Per comunicare e descrivere le proprie azioni nelle 3 aree ESG, e ottenere così un rating ESG elevato, le imprese possono servirsi di diversi strumenti. Quello più utile è il bilancio di sostenibilità, detto anche rendicontazione non finanziaria o dichiarazione non finanziaria, per le aziende di maggiori dimensioni che sono obbligate da direttiva europea.

Le imprese che raggiungono le migliori performance ESG sono anche le più solide, quelle che presentano il minor rischio di credito. Un fenomeno che trascende le dimensioni aziendali ma diventa più rilevante per le piccole e medie imprese, che risultano fino a cinque volte meno rischiose se adottano politiche di sostenibilità performanti: è quanto emerge dalla seconda edizione di “ESG Connect”, una ricerca realizzata da Cerved Rating Agency.

Il ruolo di Pigreco Consulting

Il ruolo di Pigreco Consulting in questo scenario è proprio quello di accompagnare le imprese nell’accesso alle agevolazioni pubbliche che favoriranno questa transizione, selezionando per gli imprenditori le misure agevolative che meglio risponderanno alle loro esigenze e ai loro investimenti.

A titolo esemplificativo, alcuni strumenti agevolativi attualmente disponibili per le imprese in ottica ESG sono:

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